1. |
Intro(spezione)
00:56
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2. |
Quando penso a Te
03:05
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Mi presento come ermetico parlo coi codici
tu sei il 21-12 perciò portami via
quel tuo sguardo magnetico ti giuro mi ha rapito
ma ho capito che sfreccia un altro treno sulla ferrovia
ed io lo guardo sereno dal binario
non sembra neanche il mio anche se in perfetto orario
hai fatto breccia nel mio muscolo cardiaco
che porta addosso i segni più dello zodiaco
spegni l’ultimo raggio di Sole
il crepuscolo ci attrae ma è la notte che ci vuole
con una scorta di coraggio e di consigli
griderò alla Luna tutti i miei bisbigli
così farò con te che le somigli
pura come in natura un campo di gigli
nessuna è come te come canta Cammariere
se scocca la scintilla brilleranno polveriere
Rit.: Quando penso a Te
è come se la Terra invertisse il senso
e si accanisse solo su di me
ti vorrei adesso
senza aspettare un attimo
ti vorrei adesso
dammi un altro battito
dammi un altro battito
I tuoi occhi due buchi neri
due stelle che collassano m’incantano senza poteri
scambi di sguardi in cui mi perdo faccio tardi
è smarrimento non m’oriento accumulo ritardi
se scappi sappi che t’inseguirei in capo al mondo
ti cercherei tra miliardi fino in fondo
perché noi due ci completiamo
e un abbraccio vale più di un semplice ti amo
sei l’altra parte che cercavo e non trovavo
pensavo fossi altrove ed è per questo che vagavo
dimmi come faccio a non pensarti passo notti insonni
vorrei stancarti per vederti quando dormi
aspettarti appena sveglia darti il buongiorno
dirti quanto è bello è un altro giorno
mi differenzio dagli altri che ci vuoi fare
ti porteranno a letto io ti porterei all’altare
Rit. X2
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3. |
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Lorenzo:
E’ sera tardi sembra strano se penso che sei partita
rivedo i nostri sguardi nel riflesso di una ipa
immerso nell’amaro più complesso mi è chiaro
ora che sei lontana quello che possiedo
su quel vetro la mia mano che ti reclamava
ti rivolevo indietro perché già sentivo un vuoto
dentro che si accentuava
solo cercando l’epicentro posso metterti a fuoco
t’ammiravo dal binario così forte
guardavo inesorabilmente chiudersi le porte
costretta dalla crisi maledetta ti sei detta parto
qui non c’è niente e non posso pensarci tanto
giornate grigie con di fronte le valigie pronte
quando vuoi bene a una persona vuoi che sia felice
sei padrona del destino hai spezzato le catene
mentre la stazione ha fatto da cornice
Rit.: Qui da solo penso
se esiste un mezzo per non partire
mi consolo e verso
un altro po’ di birra per poter dormire
Qui da solo penso
se saresti voluta salire
per un viaggio diverso
con un biglietto per non partire
Campidilimoni:
Sei tradizionalista quando parti fai sul serio
sei salita sull’aereo ma pensavo che scherzassi
è come quando dormi e prima dici che ti ammazzi
ma noi due non ci vedremo vecchi e grassi
il tuo problema è tipico è un classico dei giovani girovaghi
non ami i luoghi che abiti necessiti di cambi costanti
persino quando mangi
passi sempre dal secondo al contorno e solo poi agli antipasti
e dunque va da se che se ti chiedo cosa scegli scegli gli altri
e io mi sento perso come gli altri per gli altri
perciò detesto l’estero mi stritolo i testicoli
mi castro con piacere per vederci più dissimili
la notte lancio missili sui tuoi sogni francesi
me ne sbatto se stai bene o se c’è crisi
perché sei sopravvissuta ma c’hai uccisi
sei sopravvissuta ma c’hai uccisi
Rit.
Per non partire
per non partire
Rit.
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4. |
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Lorenzo:
Davanti a queste fronde mi domando cosa stai facendo
sappi che le foglie qua già stanno cadendo
e guardo chi le raccoglie discreto riconoscendole dai bordi
da un tappeto così fitto che sembra che affondi
non vedo i piedi e non ci credi a quante sono
le calpesto abbandonandomi alla splendida armonia del suono
l’adoro così tanto che mi perdo ad ascoltarlo
arriverò tardi a lavoro
questa natura mi cattura con un quadro da incanto
e fossi un ladro io vorrei rubarlo
colori vivi che fanno da pavimento
respiri odori che sanno di straniamento
quello della legna bruciata impregna i miei vestiti puliti
mi sei mancata in questa passeggiata
tutto tace nel buio la nebbia scende
e una luce soffocata dai lampioni s’accende
Rit.: Lascia che mi perda tra i colori gli odori
di una stagione inconsciamente stupenda
ogni giorno è differente è un emozione diversa
sento come un brivido che m’attraversa
Priscus:
Uscito dal lavoro salgo in macchina tengo lo stereo alto
ascolto distratto la radio mi va bene tutto
sono distrutto ho soltanto voglia di bere qualcosa di fresco
e mi becco con il resto della gente con cui esco
ogni sera mezza pinta scura mezza vita e l’altra mezza non esiste
come in galera
occhi stanchi camicia a scacchi e giacca di pelle nera
di getto mi verrebbe da dire l’estate ma non c’è stagione che tiene
l’autunno mi va troppo bene
soprattutto quando piove perché non è sempre facile scrivere una
canzone
e dalla finestra ne traggo l’ispirazione
adesso sai come la penso
non cercarne il senso ma
Rit. X2
Lascia che mi perda tra i colori gli odori (X2)
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5. |
Tutto Bene
02:57
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Cammino la mattina per la via
il sole avvicina le persone c’è odore di biancheria
stesa sul balcone non come me al tappeto
alzare la difesa del cuore non è servito
ogni passo è lento penso mi rendo conto
d’ogni momento intenso pezzo del nostro mondo
e mi fa strano ricordarlo così vivo
che cancellarlo sembra un omicidio
il parco è vuoto e io mi sento come dopo un terremoto
senza un riferimento senza più uno scopo
all’improvviso tutto cambia parla la rabbia
ma ho deciso da sapiente di non ascoltarla
è nell’eco del silenzio che spesso mi ritrovo
cercando me stesso facilmente mi commuovo
amante d’ogni istante
nulla è per caso se mi porta più distante
Tempo un’ora il cielo è grigio l’umore non migliora
un gioco di prestigio lo gradisci se funziona
una persona a malincuore non finisci di scoprirla mai
sarà sempre troppo poco quello che sai
basta un niente per voltarsi e ritrovarsi sconosciuti
scapperei dalla realtà come i detenuti
se ci sei dentro fino al collo stai attento
serve lucidità per non perdere il controllo
sono secondi in cui sprofondi la lancetta non si sposta
specie quando aspetti una risposta
anche se la prevedi a volte speri fino all’ultimo
pensieri Lego per disfarli basta un attimo vedi
ci vuole forza per rialzarsi in piedi
non resta che impegnarsi se ci credi perché
la vita oscilla come le altalene
ti chiederanno come stai tu rispondi tutto bene
Rit.: Quando ti chiedono come stai
tu rispondi tutto bene
la verità solo tu la sai
e dirla sempre non conviene
Quando ti chiedono
quando ti chiedono
quando ti chiedono come stai
tu rispondi tutto bene
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6. |
Risveglio
01:36
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Vita Ipa Ancona, Italy
Vita Ipa è un progetto nato sorseggiando birra artigianale, amara. Lorenzo ha scritto tutti i testi e li ha rappati mentre Andrea ha suonato, architettato le melodie e cantato i ritornelli. Andrea ha suonato??? Ma nel rap non si suona? Mi spiace per te ma facciamo rap suonato. Stay Ipa! ... more
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